Lo Starbucks che non ti aspetti, debutto milanese per il noto coffee shop

Starbucks debutta, tra critiche ma soprattuto instancabili attese, a Milano, in Piazza Cordusio al 3, in un palazzo d’epoca dove c’era l’ufficio centrale delle Poste a pochi metri dal Duomo.

Per accedere al nuovo tempio del caffè che italiano non è, bisogna passare attraverso una terrazza esterna arredata come un giardino botanico. Sulla sinistra prima della porta d’ingresso, una grande scultura che rappresenta una sirena (simbolo della catena) in marmo di Toscana realizzata dallo scultore Giovanni Ballerei. All’interno del locale il pavimento di palladiana di marmo di Candoglia, la grande macchina tostatrice   costruita a Cinisello Balsamo dall’azienda Scolari Engineering, il lungo bancone realizzato da un unico blocco di marmo Calacatta Macchi Vecchi di 30 tonnellate e il forno a legna di porfido giallo a taglio grezzo ci ricordano che siamo in Italia.

Foto: Starbucks Partners Facebook ©

La nuova Roastery che aprirà le porte venerdì 7 settembre alle 9 dove si potranno bere 115 bevande a base di caffè, pane pizzette e tiramisù di Princi, è un gigantesco inno al Made in Italy targato però Starbucks, la catena americana di coffee shop più famosa al mondo. 

Nei 2300 metri quadri del palazzo dunque non una caffetteria standard, ma la Reserve Roastery, ovvero un locale pensato per il pubblico italiano ma che richiama le altre due dello stesso format a Seattle e Shanghai. Uno spazio conviviale dove al centro c’è la grande macchina tostatrice in funzione 24 ore su 24 che spara, per mezzo di tubi in rame posti sul soffitto, il caffè Arabica di altissima qualità nei silos dei vari bar. Attorno tavoli e sedute per bere l’espresso, le tante specialità (Siphon, Cold Brew ecc.) o gustare il gelato e il sorbetto all’azoto liquido (in collaborazione con il gelataio Alberto Marchetti).

Foto: Starbucks Partners Facebook ©

Negli altri corner l’angolo per piccola pasticceria e panificati sfornati dal maestro artigiano italiano Princi, che collabora con Starbucks dal 2016 , lo scooping bar cioè la rivendita di chicchi di caffè appena tostato da portare a casa, e gli espositori con il merchandising di design: tazze griffate, caffettiere a caldo e a freddo da centinaia di euro per il cold brew e miscele speciali.  Lo Starbucks Reserve versione premium non è per i teen. A loro verranno dedicati nuovi punti vendita, più standard, in varie zone di Milano dove trovare Frappuccino e bicchieri di plastica qui banditi, che apriranno entro la fine dell’anno con la collaborazione del partner licenziatario Percassi. In Piazza Cordusio si va per degustare e fare un’esperienza sensoriale e narrativa del caffè.

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