Fenomeno Pole Dance : Impazza sul web

La pole dance può diventare l’attività fisica preferita delle ragazze italiane di tutte le età? Noi pensiamo di sì.

Perché è uno sport completo in cui si bruciano molte calorie e, se praticato con costanza, permette di tonificare la muscolatura e acquisire una consapevolezza del proprio corpo come con poche altre attività sportive.

Ma cos’è realmente? In poche parole è un mix di ginnastica e danza, una serie di movimenti codificati che vengono eseguiti con l’ausilio di una pertica fissata tra pavimento e soffitto. Spesso viene confusa con la lap dance, altra attività non è una pratica sportiva, bensì un intrattenimento di tipo squisitamente ludico. La splendida cinquantenne Jennifer Lopez ha raccontato che per prepararsi al ruolo della pole dancers nel film “Le Ragazze di Wall Street – Business is Business” si è allenata quattro ore al giorno, per quattro mesi, al fine di imparare a realizzare quelle coreografie che richiedevano forza e scioltezza, coordinazione e agilità, flessibilità e resistenza.

Di recente Chiara e Valentina Ferragni, ma anche Diletta Leotta hanno postato sui loro social video in cui si cimentano in questa attività.

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Lo spazio in cui sono state fatte queste riprese è il Milan Pole Dance Studio in viale Col di Lana 14, realtà milanese tra le più conosciute nel settore. Giada Accorti,  che dello Studio è insegnante, risponde alle nostre domande su questa disciplina. 

Giada quali sono le origini della pole dance?

Andiamo un po’ in là con gli anni in effetti… Si inizia a parlare di pole dai primi del ‘900 negli Stati Uniti, dove in ambiente circense si cominciarono a praticare acrobazie attorno a un palo. Purtroppo a partire dagli anni ’70 la lap dance, che utilizzava movenze della pole dance cominciò a prendere piede negli strip club americani e presto nell’immaginario collettivo la pole dance venne associata a quel tipo di locali, anche se, in realtà, non aveva nulla a che spartire. Per fortuna negli ultimi 20 anni questa pratica ha cominciato a essere riconosciuta per ciò che è veramente: una disciplina sportiva, con movimenti codificati ed è stata inserita nell’ambito della ginnastica acrobatica aerea. Il fatto poi che sia stata utilizzata anche in molte coreografie del Cirque du Soleil e che ci sia sempre maggiore interesse anche per quanto riguarda il lato “fitness”, non ha fatto altro che aumentarne la visibilità e, di conseguenza, anche la riconoscibilità.

Attraverso quale percorso ti sei avvicinata a questa disciplina?

Ho fatto danza per 20 anni e ho iniziato, come la maggior parte delle mie colleghe nel mondo, per curiosità. Dopo anni che pratichi sempre la stessa cosa, ti viene voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, ma al contempo, c’era anche la voglia di capire esattamente che cosa fosse. Così ho iniziato a provare: prima ho fatto qualche mese come allieva e poi ho deciso che volevo di più e ho cominciato il mio percorso per diventare insegnante. Faccio questo lavoro ormai da 8 anni.

La maggior parte di chi pratica viene da lì quindi…

Sì, per la maggior parte dalla ginnastica o dalla danza, ma c’è anche chi approccia questa disciplina senza aver mai fatto nulla e ha iniziato per passione. Insegnando ho visto che, come per tutte le cose, c’è chi è più portato e chi meno… Avere un background sportivo specifico certamente aiuta, soprattutto per quanto riguarda la pulizia del movimento e delle linee, ma ci si può lavorare e ottenere ottimi risultati anche senza una grande preparazione. Certo è una questione di allenamento. Per esempio, prendiamo braccia e spalle che sono tra le zone più sollecitate dalla pole dance: ebbene i muscoli imparano a fare quello che viene loro chiesto. Poi per alcune figure, che magari a prima vista sembrano difficilissime, subentrano altri muscoli come gli addominali alti e quelli bassi che servono a tirare su le gambe. Abbiamo ragazze, giovani e meno giovani, che sono partite dalle base e, piano piano, andando avanti con l’allenamento, hanno superato ogni aspettativa.

Quali sono i benefici?

A livello fisico tutto il corpo trae benefici. A partire dalla parte alta, spalle e braccia, poi i dorsali e la schiena che lavora tanto in trazione. Si prosegue con gli addominali, tutti gli addominali, i muscoli delle gambe, quadricipiti in testa, i polpacci e giù fino alle punte dei piedi che devono sempre rimanere ben arcuate, perché la pulizia della linea della gamba è fondamentale. Poi incredibili sono i benefici a livello mentale e questi li ho potuti sperimentare personalmente, nel senso che per fare tutto questo sono necessarie concentrazione e disciplina. In quell’ora di pratica si stacca completamente da quella che è la realtà che ti aspetta fuori. Ti guardi allo specchio e sei in un’altra dimensione, dove esisti solo tu, la tua immagine riflessa allo specchio, le altre persone che stanno facendo pratica con te, altrettanto concentrate. Acquisisci sicurezza in te stessa. Anche solo dopo poche lezioni, vedere i cambiamenti non solo del corpo ma anche nel modo di rapportarti davanti alla tua immagine allo specchio, priva di tutte le sovrastrutture del quotidiano, perché la pole dance si pratica con top e culotte, ti da sicurezza. Lì sei solo tu e i progressi che fai li devi unicamente a te stessa. Credo che questa sia l’opportunità più grande che la pole dance possa davvero dare a ogni donna.

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